domenica 9 febbraio 2014

Basta prendere in giro i follonichesi sul futuro della Colonia Marina


Sulla Colonia poche idee e ben confuse. Apprendo con sorpresa che i candidati del Pd alle primarie si stanno precipitando in ricette assai differenti per l’ex colonia marina scordandosi  di aver condannato  fino pochi giorni fa qualsiasi proposta capace di far tornare a nuova vita un plesso che, a causa dei ritardi dell’attuale amministrazione di cui facevano parte, verte in un preoccupante stato di degrado.
Tra i folgorati lungo la via di Damasco sicuramente Benini che,  sodale della Baldi, presenta soluzioni in cui “c’è tutto ed il contrario di tutto”. Secondo l ‘attuale vice sindaco nell’ex colonia possono coabitare più indirizzi: dal turismo, allo sport, dal culturale, fino al socio sanitario. Sostanzialmente ripropone la linea condivisa con il sindaco Baldi di intervenire per porzioni di struttura e che ha visto disertare miseramente il bando di gara che fu presentato solo due anni fa, quindi belle idee ma impraticabili. Poi, con riguardo all’ottenimento delle risorse economiche utili al restauro, si ripropone il modello Piuss che,  il caso dell’ex Ilva insegni, sta dissanguando le casse comunali ed impedendo anche i normali interventi di manutenzione in città. Perché, è  bene ricordarlo, i Piuss non sono gratis ed ai fondi comunitari fanno riscontro ingenti risorse comunali e tutt'oggi per garantirli stiamo vendendo anche il verde pubblico comunali con un piano di alienazione che dura ormai da anni. Non a caso tanti comuni hanno abbandonato questo metodo di finanziamento. Insomma , sbagliare è umano ma perseverare è diabolico. Raccontare la verità opportuno. Ad oggi il Comune garantisce interventi minimi ma onerosi che però non risolvono lo stato di degrado della struttura.
Per evitare il crollo della Colonia occorre accettare  che, al massimo,  sarà possibile salvare la proprietà pubblica dello stabile attraverso una concessione   pluriennale al privato il quale si accollerà le ingenti spese di manutenzione straordinarie e che presenti un unico progetto capace di far tornare a nuova vita la struttura e soprattutto di creare nuovi posti di lavoro. Il ricavato della concessione  per la struttura da stipulare con un eventuale privato invece servirebbe per costruire un nuovo plesso su un terreno comunale che sia di aiuto per tutte le iniziative sostenute anche nel suo intervento dal Vice sindaco Benini.
Sono convinto che il sindaco che appoggerò alle elezioni avrà il buon senso di prendere atto dell’evidenza dei fatti e smettere di raccontare favole alla città prima che sia troppo tardi.
Charlie Lynn
Gruppo Misto

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